Breve guida per scoprire Bologna

Accogliente, affascinante, ricca di arte e cultura, vivace e a misura d’uomo: sono solo alcune delle caratteristiche del capoluogo dell’Emilia Romagna

Pur conservando l’aspetto di un antico borgo del passato, Bologna è anche una delle città italiane più moderne ed avanzate, diventata simbolo di integrazione culturale e qualità dei servizi. Per questi motivi è una delle mete preferite da turisti, studenti fuori sede e da tutti coloro che cercano nuove opportunità professionali.

Di seguito riportiamo una brevissima guida per scoprire le cose più interessanti da vedere.

Piazza Maggiore

Definita la “Rossa” per il colore dei tetti del centro storico, la “Dotta” perché è sede di una delle Università più antiche e prestigiose del mondo (Alma Mater Studiorum) e la “Grassa” per la succulenza della sua gastronomia, la città si sviluppa intorno all’antica Piazza Maggiore, sulla quale si affacciano gli edifici più importanti.

Qui, accanto alla splendida Fontana del Nettuno di Giambologna da Douay del XVI secolo, si possono ammirare la Basilica di San Petronio, il Palazzo d’Accursio o Palazzo del Comune, il Palazzo del Podestà, il Palazzo Re Enzo e il Palazzo de’ Banchi.

Basilica di San Petronio

Maestosa e suggestiva, la Basilica di San Petronio fu edificata tra il XIV e il XVII secolo su progetto dell’architetto Antonio Di Vincenzo per volontà del Comune. Oggi, al suo interno custodisce dipinti di artisti eccellenti come Giovanni da Modena, Jacopo di Paolo, Lorenzo Costa e Amico Aspertini.

Il portale d’ingresso è adornato con splendidi bassorilievi realizzati da Jacopo della Quercia e, sempre all’entrata, si può ammirare una meridiana del 1655, opera del Cassini.

Palazzo dell’Archiginnasio

Uscendo da San Petronio, sul lato est, percorrendo l’elegante portico di via dell’Archiginnasio animato da negozi e boutique, si arriva a Piazza Galvani sulla quale si affacciano il Palazzo dell’Archiginnasio, sede dell’Università di Bologna dal 500 all’800, e l’abside incompiuto di San Petronio.

Qui, per una piacevole sosta o per un aperitivo, si consiglia lo storico “Caffè Zanarini”, uno dei locali più “in” di Bologna. Di sera offre un grande buffet da degustare con un buon bicchiere di vino mentre d’estate consente di intrattenersi all’aperto con diversi tavoli a disposizione.

A pochi passi, svoltando a sinistra sulla importante via Farini è d’obbligo una passeggiata nella lussuosa Galleria Cavour per ammirare i negozi degli stilisti più importanti al mondo.

Palazzo d’Accursio o Palazzo del Comune

Ma, tornando a Piazza Maggiore, si fa ben notare il Palazzo del Comune, detto anche Palazzo d’Accursio dal cognome della ricca famiglia bolognese che vi ha soggiornato in passato. Si tratta, in realtà, di un complesso di edifici che, nel corso dei secoli, si sono aggiunti ad un nucleo originario acquistato dal Comune alla fine del ‘200.

Inizialmente, una parte fu destinata a conservare le riserve cittadine di grano mentre altre ospitarono alcuni uffici comunali. Nel 1336, divenne “Residenza degli Anziani”, la massima magistratura di Governo del Comune e, da allora, è sede del governo della città.

Nella prima metà del ‘400 fu ristrutturato con l’intervento dell’architetto Fioravante Fioravanti; successivamente, nella Torre d’Accursio, furono installati un orologio e un carosello con automi in legno (Madonna con Bambino e Corteo dei Magi), rimossi nel 1796 e conservati al secondo piano, presso le Collezioni Comunali d’Arte.

Sulla facciata di Palazzo d’Accursio, la scultura della “Madonna con Bambino” osserva l’intera piazza: realizzata in terracotta dorata e policroma, fu opera di Niccolò dell’Arca nel 1478. Da ammirare anche il bel Portale di Galeazzo Alessi costruito a metà del 500 e su cui si erge la statua bronzea di Papa Gregorio XIII, pontefice della famiglia bolognese dei Boncompagni, opera dello scultore Alessandro Menganti.

Al primo piano del Palazzo ha sede una galleria, oggi adibita a Sala del Consiglio Comunale caratterizzata da una volta affrescata, fra il 1675 e il 1677, da Angelo Michele Colonna e Gioacchino Pizzoli con quadrature architettoniche e allegorie che alludono alla ricchezza, alla fama, alle arti e alla cultura della città.

Altre importanti istituzioni culturali ospitate oggi nel Palazzo d’Accursio sono la Collezione comunale d’arte antica (con dipinti e arredi dal Medioevo all’800) e il Museo Morandi, in cui sono conservate le opere del grande maestro donate alla città di Bologna.

Palazzo del Podestà e Palazzo Re Enzo

Il lato nord di Piazza Maggiore è occupato dal complesso formato dal Palazzo del Podestà e da Palazzo Re Enzo e, tra di essi, dal Palazzo del Capitano del Popolo, un altro simbolo storico dell’età comunale.

Il Palazzo del Podestà, iniziato nel 1200, era sede del potere esecutivo in città ed al suo interno si svolgevano le assemblee politiche, le cui decisioni venivano poi comunicate nella piazza antistante. Dal 1484 Giovanni II Bentivoglio, Signore di Bologna, ordinò dei lavori di abbellimento con l’inserimento di forme rinascimentali ma non furono portati a termine in quanto una rivolta popolare cacciò dalla città lo stesso committente.

Palazzo Re Enzo, edificato nel 1245, è così chiamato perché fino al 1272 fu la prigione del figlio di Federico II di Svezia che vi rimase rinchiuso fino alla morte. Nelle sue sale è conservato l’Archivio cittadino e il “Carroccio”, un grande carro che durante le guerre serviva a trasportare le insegne della città. Tramite uno scalone, dove un tempo venivano impiccati i condannati a morte, si accede al Palazzo del Capitano del Popolo, separato dal Palazzo del Podestà dal Voltone del Podestà, un ampio porticato sotto cui si incrociano due strade perpendicolari. Oggi ospita anche alcuni eventi importanti.

Voltone del Podestà

Nel Voltone del Podestà si svolgeva il mercato e venivano sistemati i banchi dei notai; sotto i suoi archi venivano eseguite condanne pubbliche per i bestemmiatori e venivano giustiziati i delinquenti, per impiccagione. Più tardi il Voltone diventò anche un luogo religioso ospitando le statue in terracotta dei quattro protettori di Bologna: San Petronio, San Francesco, San Domenico e San Procolo, tutte scolpite da Alfonso Lombardi.
Sopra il voltone si erge la Torre dell’Arengo, costruita nel 1259 come elemento unificante dei tre palazzi, la cui campana richiamava il popolo in caso di eventi straordinari.

Si segnala una simpatica curiosità per i turisti. Sotto il Voltone del Podestà, uno straordinario effetto acustico consente ai visitatori di potersi parlare anche a bassa voce dai quattro angoli opposti del voltone stesso.

Sala Borsa

In Piazza Nettuno, si suggerisce una visita alla Sala Borsa, la biblioteca multimediale di Bologna, inaugurata nel 2001. Al suo interno, in vari punti, è stato realizzato un pavimento in cristallo che consente di ammirare gli antichi scavi e le vestigia di civiltà del passato. Inoltre è stato predisposto un percorso sotterraneo attraverso il quale si può riscoprire la “Bononia romana”, la fondazione muraria dell’antica basilica, le tracce del basolato di età augustea e i resti della ricostruzione medievale.

Le Torri di Bologna

A Bologna, tra il XII ed il XIII secolo, furono innalzate numerose torri come simbolo di potere delle famiglie più ricche e come mezzo di difesa ed offesa tra le stesse, contrapposte tra loro durante il periodo della lotta per le investiture filo-imperiali e filo-papali. Altre torri più basse (definite “case-torri”) avevano, invece, una funzione abitativa e, infatti, erano dotate di più aperture, di mura meno spesse e di una pianta rettangolare.

Oltre a queste furono anche edificati i “Serragli” o “Torresotti”, una serie di 18 porte sormontate da una torre, innalzate in corrispondenza della seconda cerchia di mura del XII secolo. Oggi ne rimangono solo quattro, in pieno centro storico.

Nel corso del XIII secolo, molte torri di Bologna furono abbattute o abbassate per ragioni di sicurezza; altre crollarono. Successivamente alcune furono destinate a carceri, torri civiche, abitazioni o negozi. Tra quelle “sopravvissute” se ne contano circa una ventina tra cui la Torre Azzoguidi, detta Altabella (alta 61 metri), la Torre Prendiparte detta Coronata (59,50 metri), la Torre Scappi (39 metri), la Torre Uguzzoni (32 metri), la Torre Guidozagni e le due più importanti, la Torre degli Asinelli e Torre Garisenda.

Da piazza Maggiore, percorrendo via Rizzoli, ci si trova di fronte lo spettacolo delle due torri medievali simbolo di Bologna: la Torre Garisenda (alta 48,16 metri) e la Torre degli Asinelli (alta 97,20 metri), costruite con funzione sia militare che gentilizia.

Torre degli Asinelli e Torre Garisenda

La Torre degli Asinelli, costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia nobile di Bologna, è aperta al pubblico. Attraverso i suoi 500 antichissimi gradini, si arriva alla sommità dei suoi 97,20 metri da cui si può godere di una splendida vista sull’intera città e sulla collina di Bologna. Durante la salita si rimane affascinati dalla sua architettura rimasta immutata e ricca di suggestive botole e scalette di legno come in un antico castello.

La Torre Garisenda, della stessa epoca, fu costruita dalla famiglia Garisendi, con un’altezza di circa 48 metri. Nel 1300, vista la sua pericolosa inclinazione, si è dovuto procedere ad un abbattimento parziale.

Piazza della Mercanzia

Ponendosi di fronte alle Due Torri e voltando a destra, si apre la splendida Piazza della Mercanzia, occupata parzialmente dall’omonimo Palazzo, un edificio gotico in laterizi costruito su progetto di Antonio Di Vincenzo, tra il 1384 e il 1391, sul luogo dove aveva sede la vecchia Dogana. Dal 1811 nel Palazzo della Mercanzia ha sede la Camera di Commercio di Bologna.

Ancora oggi è visibile la loggia per lo scarico delle merci, la cui costruzione iniziò nel 1384 sotto la direzione di Antonio di Vincenzo, affiancato da Lorenzo da Bagnomarino. Un importante restauro dell’edificio risale al periodo tra 1887 e il 1889. Nel 1943, una bomba inesplosa fatta brillare dai tedeschi, fece crollare la parte sinistra, ricostruita nel 1949.

Nel Palazzo della Mercanzia i pilastri e il terrazzino con baldacchino cuspidale furono opera di Giovanni e del figlio Pietro di Giacomo, detti Dalle Masagne. Da ammirare gli archi ogivali, l’atrio e la bellissima Sala Consiliare.

Complesso di Santo Stefano

A pochi passi da Piazza della Mercanzia si giunge in uno degli angoli più suggestivi e piacevoli di Bologna, corrispondente al Complesso di Santo Stefano, anche conosciuto come le Sette Chiese di Bologna. Di origine romanica, il complesso è nato dall’unione dei cortili e dei porticati di sette chiese e cappelle.

Da piazza della Mercanzia, in circa 20 minuti a piedi si arriva ai Giardini Margherita, uno dei parchi più grandi e rigogliosi di Bologna, che prendono il nome della moglie del re d’Italia Umberto I. Lungo il percorso meritano una visita la splendida basilica duecentesca di San Domenico al centro dell’omonima piazza e l’attiguo complesso conventuale.

Musei di Bologna

Il Museo Civico Archeologico, in via dell’Archiginnasio, contiene numerose testimonianze della storia bolognese dalla preistoria all’età romana. Tra le varie sezioni si segnalano la collezione etrusca, greca, romana, numismatica e la sezione egiziana che è una delle più grandi d’Europa.

In via Manzoni, ha sede il Museo Civico Medievale, che custodisce sculture del medioevo, vetri, bronzi, armi, avori, e codici miniati.

Per approfondire la conoscenza della pittura emiliana dal 200 all’800 è possibile visitare la Pinacoteca nazionale di Bologna, in via delle Belle Arti, con dipinti di Giotto, Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Carracci e Guido Reni. Per gli appassionati dell’arte contemporanea, invece, la Galleria d’Arte Moderna espone molte opere di questo genere ed organizza spesso esposizioni temporanee di artisti contemporanei.

>> Altri musei di Bologna

Le vie dello shopping di Bologna

Bologna è una città moderna e vivace, sempre pronta a recepire tutte le nuove tendenze della società contemporanea, anche nel campo della moda.

L’intero centro storico offre strade ricche di negozi di ogni genere, in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente ma, tra le strade più “alla moda” in questo campo, si segnalano via Farini con la lussuosa Galleria Cavour in , via Ugo Bassi, via Indipendenza o via San Felice.

Per gli amanti, dei mercatini si consiglia una passeggiata in piazza VIII Agosto, di fronte ai Giardini della Montagnola dove, ogni venerdì e sabato, si svolge un grande mercato con bancarelle di vario tipo dall’abbigliamento nuovo a quello vintage, dalle scarpe ai casalinghi.

Informazione e accoglienza turistica a Bologna

Indirizzo: Palazzo del Podestà – Piazza Maggiore, 1/e – 40124 Bologna
Telefono: (+39) 051.239660 – 051.6472113 – Fax: (+39) 051 6472253
Email: touristoffice@comune.bologna.it
Sito Internet: http://www.bolognawelcome.it
Orario di apertura
: tutti i giorni: 9.00-19.00; 31 dicembre 9.00- 17.00
Giorni di chiusura: Capodanno, Pasqua, Natale, S. Stefano
Servizi offerti: Informazioni su ristoranti, alberghi, ostelli, campeggi, bed&breakfast ecc.; distribuzione di materiale illustrativo su luoghi e musei da visitare in città, nella provincia di Bologna e nella regione Emilia Romagna; informazioni sulle mostre in corso, i programmi teatrali, le fiere, i congressi, i mercati, le visite guidate e altre manifestazioni locali di interesse turistico
Ambito territoriale: Bologna, provincia di Bologna, regione Emilia-Romagna